Il significato delle forme fluide in gioielleria

Assecondare il movimento naturale delle cose, rinunciare alla rigidità, lasciare spazio al cambiamento: è in questo orizzonte che si muove il linguaggio delle forme fluide, fatto di linee continue, curve morbide, superfici aperte. Un’estetica che parla di relazione, trasformazione, apertura. I gioielli sembrano onde d’oro e diamanti pronte a “infrangersi” sul corpo, come nella collezione Connection firmata 1909 Callegari, che pensa alla fluidità come metafora del legame, promuovendo un concetto di relazione e scambio autentico tra idee, prospettive e individui. I gioielli mettono in forma tangibile il valore della condivisione, per superare le differenze e unire persone anche molto diverse tra loro. Annamaria Cammilli esplora la stessa idea attraverso un’estetica che sfiora la scultura. Le superfici sono vellutate, i volumi ariosi; il design, privo di simmetrie rigide, sposa variazioni continue. Qui, la fluidità coinvolge i sensi, suggerendo un’idea di bellezza in equilibrio tra forza e morbidezza. Con la collezione Hiroko, Mattioli aggiunge a questa narrazione un riferimento all’armonia orientale. Le forme ovali, essenziali e prive di spigoli, evocano un’eleganza misurata, fatta di gesti calibrati e linee che sembrano non iniziare né finire. La continuità diventa scelta compositiva, ma anche modo di pensare il gioiello come estensione di un movimento interiore.

Antonella Reina, Editor VO+